Il "Servizio d'Amatore" e i Radioamatori

La comunicazione tra radioamatori costituisce un vero e proprio "Servizio" internazionale, come riconosciuto formalmente nel 1927 dalla Conferenza della Unione Internazionale delle Telecomunicazioni (ITU) di Washington.
Secondo la definizione presente nei Regolamenti Radio stabiliti da questa convenzione (art. 1.56), il " Servizio d'Amatore" é un servizio di radiocomunicazione con obiettivi di istruzione personale, di intercomunicazione e di ricerche tecniche, effettuato da amatori, cioè da persone debitamente autorizzate, interessate alla radiotecnica a solo titolo personale e senza interesse pecuniario.

I radioamatori sono quindi tali, poiché provvisti di licenza rilasciata da un'apposita autorità governativa, che li autorizza ad operare apparecchiature ricetrasmittenti nella propria residenza, in altra sede, su veicoli, natanti o all'aperto. Insieme alla licenza, viene assegnato un nominativo unico di stazione, codificato secondo norme riconosciute in tutto il mondo, tramite cui é immediato individuare la nazionalità della stazione stessa.
La licenza autorizza all'uso di diverse bande di frequenze, assegnate al Servizio d'Amatore da accordi internazionali, sulle quali la comunicazione può avvenire secondo diverse modalità quali in codice Morse (telegrafia), a voce diretta (telefonia), tramite telescrivente (RTTY), in digitale (packet radio), tramite segnale televisivo a scansione lenta (SSTV) o a scansione normale (ATV).

Con l'avvento dei satelliti le comunicazioni possono ora avvenire anche via satellite o é oggi possibile comunicare con gli astronauti a bordo della della International Space Station grazie al progetto ARISS.
E' stato quindi introdotto il "Servizio d'Amatore via Satellite" (art. 1.57), definito come un servizio di radiocomunicazione che usa stazioni spaziali o satelliti in orbita terrestre per gli stessi obiettivi del Servizio d'Amatore.

Per diventare radioamatori in Italia, occorre seguire uno specifico ITER BUROCRATICO ed in particolare sostenere un esame teorico presso il Ministero delle Telecomunicazioni, che alla fine vi porterà al conseguimento della licenza e del vostro nominativo, che potrà essere utilizzato in tutti i paesi aderenti all'accordo CEPT.

Da notate che spesso, i radioamatori vengono confusi con i CB e viceversa, ma esistono grosse differenze tra queste due figure di persone che utilizzano apparati ricetrasmittenti. Per essere CB, infatti, e' sufficiente richiedere al ministero una concessione che permette di utilizzare apparati per la Banda Cittadina (operanti a 27 MHz) e di debole potenza per chiacchierare per radio con gli amici come passatempo o per lavoro (ad es. i camionisti).
La figura del radioamatore, come visto sopra, é molto più specializzata e le sue funzioni e le sue possibilità operative sono molto più ampie.


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